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Scrivici |L'affondamento del Trento: le persone
- Esperienze, emozioni, ricordi. -
Secondo Riccardo Scarpari questa istantanea ritrae lo scoppio delle munizioni. "Una enorme nube di fumo avvolse il Trento...schegge in tutte le direzioni." Collezione Scarpari.
Ringraziamo tutti coloro che hanno cortesemente contribuito e in particolare Roberto Scarpari, con le ultime immagini fornite dall'Album di suo nonno, ormai scomparso.
1932 - 1942
Trentoincina, ovvero l’incrociatore Trento In Cina, è partito raccontando una missione in oriente del 1932 ed è arrivato a raccontare la guerra mondiale del 1942, compresa la battaglia di Mezzo Giugno dove l’incrociatore affonda. Il drammatico evento conclude un decennio denso di esperienze ed emozioni che sono arrivate qui tramite internet, testimonianze, ricordi, immagini. Assieme alla ricostruzione ufficiale dell’affondamento abbiamo anche molti dettagli degli esseri umani che vi furono coinvolti.
Marinai del Trento. Momenti di servizio e di svago. Contributi e testimonianze di visitatori Trentoincina.
Si va in battaglia
L’Incrociatore Trento si prepara per salpare e il cannoniere Teodoro Gavarini scrive una cartolina alla zia, confessando di essersi commosso leggendo la posta dei familiari. Li aveva sempre consolati con il suo entusiasmo, la fiducia nel domani. In una lettera aveva spiegato al padre come si spara con i cannoni del Trento. La cartolina alla zia arriverà negli stessi giorni in cui salterà in aria la Santabarbara dell’Incrociatore. Un cannoniere è sempre vicino alle munizioni. Anche Eugenio Fallini , capo cannoniere armaiolo è a bordo, sa che l’incrociatore dovrà accompagnare le corazzate Littorio e Vittorio Veneto, c’è la possibilità di contatto balistico con il nemico ma certo non mancheranno gli attacchi aerei. Questa può essere la preoccupazione di Salvatore Fuso , mitragliere puntatore scelto. Muoversi con la squadra in missione di guerra e forse in combattimento significa velocità elevate, esigenti richieste, condizioni impegnative: i comandanti di macchina Augusto Cech e Umberto Paolicchi si preparano. Il palombaro Nicola Maffei non può immaginare quanto gli verrà chiesto in emergenza. Don Nicolino, il cappellano del Trento che accompagna da sempre la nave e i suoi equipaggi, non dimentica la Cina lontana di dieci anni prima ed è pronto al ruolo che potrebbe svolgere in battaglia. Rosario Nasca , Riccardo Scarpari , Giuseppe Sambo vanno al loro posto. Vittorio Tosi, Carmelo Messina, Celestino Scarciglia, Antonio Rosellini, Francesco Bonacci, Salvatore Proietto, Dario Procaccini, Luigi Ammarrusti, Alessandro Gabetta, Giulio Bosio, Riccardo Carli e tanti altri. Centinaia di uomini sono pronti al comando del Capitano di Vascello Stanislao Esposito . Si salpa con la Squadra da Taranto verso il centro dello Ionio, rotta sud, per distruggere il convoglio britannico Vigorous che non deve raggiungere Malta.
Il palombaro del Trento. Si immerge fra le fiamme, per tentare di salvare la nave. Collezione Scarpari.
Siluramento e affondamento
Inizia la Battaglia di Mezzo Giugno 1942, oltre cento navi e cinquecento aerei sul mare. La mattina del giorno 15 un gruppo di aerosiluranti attacca le navi italiane, che alla massima velocità devono virare per evitare i siluri, sempre che ne abbiano il tempo. Un coraggioso pilota britannico lancia un siluro a soli duecento metri dal Trento e non c’è tempo di evitarlo. Quintali di tritolo esplodono dentro la nave ed è il disastro, macchine ferme, personale addetto morto e un furioso incendio. Fermi in mezzo al mare durante la battaglia. Riccardo Scarpari , fuochista che aveva finito il turno, aveva sentito la raffica delle armi contraeree, il rumore dell’aereo, l’esplosione. Corre sul ponte dove trova i mitraglieri sconvolti dall’aereo che gli era venuto praticamente addosso (un lancio centrale e vicinissimo, quasi da schiantarsi sulla nave). Vede altri che conosce sul ponte, Bosio, Tavelli: non li vedrà mai più. La squadra non può certo fermarsi e l’incrociatore è abbandonato al suo destino con i cacciatorpediniere Pigafetta e Saetta ad assisterlo. Il comandante Esposito con calma e determinazione ordina quanto necessario per cercare di controllare l'incendio, per poi tentare di utilizzare una parte delle caldaie. Una lotta contro il tempo, dove si lotta per la vita di tutti. Scarpari scende nel locale caldaie dove parla con il palombaro che si immerge nelle fiamme, incontro a morte certa nel tentativo di chiudere il flusso della nafta, e ne rimane impressionato. Passano le ore in una atmosfera angosciosa che è facile immaginare, finché sembra esserci qualche speranza, di uso delle macchine di poppa. Scarpari sta per scendere a svolgere questo ingrato compito, quando arriva il siluramento del sommergibile senza possibilità di scampo. Doppia esplosione che coinvolge le munizioni, travolge il torrione comando, sventra la nave, uccide chi era vicino. Affondamento quasi istantaneo, feriti gravi, scene di panico, bisogna buttarsi a mare senza esitazione. Paolicchi trova un ufficiale che rimane avvinghiato alla nave, pietrificato dal terrore: risultano vani i tentativi di salvarlo. Carmelo Messina viene sbalzato fuori dall’esplosione, prende il salvagente a un cadavere, vede marinai che vengono trascinati sotto dai gorghi della nave. Scarpari si è gettato senza calzoncini per evitare che qualcuno si aggrappi a lui, vede una scialuppa di salvataggio assalita dai naufraghi che affonda per il sovraccarico. Giuseppe Sambo vede corpi mutilati dall’esplosione, cadaveri di amici che galleggiano. C’è anche chi rimane vittima delle bombe di profondità lanciate dai cacciatorpediniere, contro il sommergibile. Ma per fortuna, mare calmo, non gelido, pieno giorno e soccorsi vicini limitano ulteriori perdite. Tuttavia nel caos c’è anche chi come Cech rimane tre giorni e tre notti in mare, ferito a una gamba, prima di essere salvato. Chi invece come Nasca è ferito alla testa e al braccio ma riceve subito soccorso. Prime cure, qualcosa di asciutto, un sorso di liquore, sollievo per trovarsi vivi e ci si guarda intorno per cercare altri, chiedendosi se ce l’hanno fatta. Il mitragliere Salvatore Fuso non c’è più, un sopravvissuto ricorda di aver preso con lui un caffè a bordo per attenuare la tensione poco prima della tragedia. I fuochisti Proietto e Scarciglia, il radiotelegrafista Carli, Gabetta, Bosio, Procaccini, Bonacci, Rosellini, e tanti altri mancano all’appello. Manca anche Gavarini e la brutta notizia arriva ai familiari insieme alla sua ultima lettera, così ricca di vita. Casualità imprevedibile, crudele oppure fortunata, senza ragione. Per chi ce l’ha fatta tutto è finito, sono ormai a terra. Per Scarpari chi fa l’appello è proprio suo fratello Costante, che aveva chiesto di essere sbarcato dal Trento quando lui vi era salito. Saggia precauzione con tre coppie di fratelli a bordo. Scarpari vede una assegnazione delle medaglie ai sopravvissuti e pensa a quel palombaro, che l’avrebbe meritata davvero.
I superstiti del Trento si sono ritrovati e frequentati per diversi anni con le loro famiglie. Purtroppo il tempo passa inesorabile e spetta ai discendenti mantenere la memoria, ricordi e immagini di un grande Incrociatore, con il suo equipaggio, prima che scomparisse in quattromila metri di profondità. E’ anche importante aggiungere ai freddi resoconti ufficiali questa memoria per i tanti che non la conoscono.
I bresciani del Trento. Tante comunità regionali e locali erano rappresentate all'interno dell'equipaggio. Collezione Scarpari.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato un contributo. Ci scusiamo per i limiti di questa sintesi e per le eventuali imprecisioni, disponibili a recepire suggerimenti e correzioni. Ci scusiamo inoltre per alcune persone citate di cui non abbiamo potuto contattare i familiari, che possono chiederci senza problemi eventuali restrizioni o esclusioni.
Una descrizione più precisa e ufficiale dell'affondamento si trova nella nostra pagina Il Trento affonda .
Lo scenario più completo della battaglia si trova in Mezzo Giugno 1942 e nelle pagine collegate.
Suggeriamo inoltre di esplorare tutti i link alle testimonianze o schede personali proposte in questa pagina.
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