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Scrivici |Cina anni venti: tra mondanità e crociere fluviali
- L'Ammiraglio Da Zara racconta una crociera della cannoniera Carlotto nell'interno della Cina -
Cannoniera Carlotto - intorno al 1922 (da Pelle d’Ammiraglio di Alberto Da Zara – Arnoldo Mondadori Editore - 1949)
Il Tenente di Vascello Da Zara, futuro ammiraglio e protagonista di Mezzo Giugno 1942, si recò per la prima volta in Cina nel 1922, inviato come comandante della Carlotto, una delle due celebri cannoniere fluviali che permettevano di addentrarsi nell’interno dell’immenso territorio. Vedendo la modestia dell’imbarcazione, assai poco nautica per la bassa altezza sull’acqua, si può pensare che un ufficiale della Regia Marina desiderasse altro. Ecco invece la richiesta di Da Zara di essere comandante proprio di quella nave: "Invitati ad esprimere le nostre preferenze; io segnai il mio nome vicino a quello della cannoniera fluviale Ermanno Carlotto che si stava allestendo a Shanghai nei cantieri dell’Old Dock, e che era destinata a navigare lo Jang-tze-kiang. Era, in quell’epoca, il comando più brillante che un tenente di vascello potesse desiderare; uno dei pochi comandi all’estero riservati ad ufficiali inferiori, e inoltre il più esotico, il più indipendente e, dal punto di vista professionale, il più interessante, per la navigazione della sezione alta del magno fiume cinese, tormentato nell’ultimo tratto navigabile da rapide di leggendaria violenza." Ecco anche una immagine della Shanghai di quel periodo. "La vita mondana di Shanghai nelle più vaste e più varie, più multiformi e più diverse espressioni: sport e simposi, feste e libagioni, donne e gioco, era nel suo pieno già da qualche settimana, cioè dal giorno in cui dal Giappone e dalle Filippine, dall’Europa e dall’America, da Kuling e da Peitaho erano rientrate in città le grandi firme della società internazionale. Città senza eguali la Shanghai di quei tempi…irresistibile sirena per un giovane di vent’anni, interessante osservatorio e campo sperimentale per un uomo di trenta, serio cimento per un uomo che abbia varcato i quaranta."
Mappa ricostruita da Trentoincina sulla base dei resoconti e nomi dei luoghi (molti sono cambiati nel frattempo) riportati dall’Ammiraglio Da Zara nella sua biografia “Pelle d’Ammiraglio”(1949). E’ evidenziato il tratto delle pericolose rapide tra le gole, strette tra alte montagne. La Carlotto stazionò a Kiating 2 settimane.
L'avventurosa crociera sull'Alto Jang-tze-kiang
Ero partito dall’Italia col proposito di portare finalmente la bandiera italiana al di là Ichang, oltre Suifu, sino ai piedi del Tibet misterioso. L’ora della grande prova si avvicinava avendo il Ministero approvato le mie proposte e accettato i rischi dell’impresa. Ormai da mesi, a bordo del Carlotto, non si parlava che di rapide e di gole, di correnti e controcorrenti, di approcci e di lingue, di alaggi e di ormeggi, di scandagli e di livelli, di piene e di alluvioni...Il River Inspector Mr.Boss volle visitare la cannoniera e gettò un grido d’allarme: “Ma non vi hanno detto, ma non sapete, che oltre Ichang ci vuole argento, solo argento, dollari d’argento e con la testa di Yuan-Shih-Kai? Se non avete argento morirete di fame e di sete!”...Mr.Boss aveva ritenuto conveniente che io andassi personalmente a chiedere la preziosa collaborazione del vecchio pilota…rimasi a chiaccherare, tramite l’interprete, per più di un’ora, prima di esporgli il motivo della mia visita. Mr. Tai Li mi rispose di essere commosso e stupefatto dell’alto onore che volevo fargli, ma che ero stato mal consigliato rivolgendomi a lui, essendo egli il più indegno professionista della regione e che quindi non avrebbe mai potuto accettare… “ ti provvederò di un pilota eccezionale , quello che ritengo il miglior pilota del Fiume Alto.” E infatti fu Mr. Tai Li in persona che venne a bordo del Carlotto.
Si ringrazia il Signor Simone Norbiato per averci inviato l'autografo del Capitano di Vascello Alberto Da Zara, proveniente dal Registro firme del Museo Navale del Gruppo Anmi di Padova.
"Nel centro della fiumara il Carlotto avanza sempre più lentamente, mentre torrenti d’acqua inondano la prua… La velocità sviluppata e di 14 miglia e quella raggiunta e di 2,4…
…la Rapida del Dragone, terrore delle giunche durante l’inverno e che secondo le statistiche sacrifica tre marinai di giunca al giorno durante il periodo di basso livello, si presenta assai maneggevole…la grande rapida di Hu-T’an è molto agitata e la corrente molto violenta. A dritta e a sinistra grandi scogli aguzzi si spingono verso il centro della fiumara e riducono la larghezza del passaggio a meno di 100 metri."
Il 16 giugno 1923 la bandiera italiana sventolava per la prima volta a Chung-King a 1400 miglia dalla foce del Fiume Magno, a 200 metri sul livello del mare, oltre le grandi rapide felicemente superate…dopo il panorama si intenerisce e la campagna si stende a vista d’occhio piana, uniforme, eguale, tutta coltivata con estrema cura...Il tornare in giù era precipitoso e non meno pericoloso. La stagione delle piene era imminente e il fiume doveva essere affrontato superando la velocità della corrente, che poteva anche arrivare a 15 nodi (quasi la massima velocità del Carlotto). Ho un ricordo terribile di quella navigazione; il cielo aveva il colore fangoso delle acque e il Carlotto scese sino all’imboccatura orientale delle gole in meno di due giorni correndo come un cacciatorpediniere (fino a 26 nodi)...A metà novembre Libia e Carlotto discesero lentamente da Hankow a Shanghai, dove trovammo la vecchia Calabria, che affrontava la sua ultima fatica. Dopo tre mesi di permanenza si impose il problema di prendere un onorevole congedo da chi così generosamente e simpaticamente ci aveva ospitato e intrattenuto. Fu in verità, molto opportuna la decisione di offrire alle molte centinaia di amici degli italiani un grande ballo…per il quale nessuna sovvenzione era stata chiesta all’amministrazione… The Italian Ball fu veramente il pezzo forte della stagione shanghaina 1922-1923… quindici anni dopo, tornato in Cina col Montecuccoli, molta gente me ne riparlò…
Nota: oggi nello stesso luogo dove passò la Carlotto viene costruito un immenso lago artificiale con una grande diga che cancella lo stupendo scenario delle gole.
Continua...
Estratti da “Pelle d’Ammiraglio” di Alberto Da Zara – Arnoldo Mondadori Editore - 1949
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