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Scrivici |Porto Said
- La tappa di Porto Said nel viaggio in Cina dell'Incrociatore Trento -
Visione di Porto Said (Lehnert & Landrock, Cairo - cartolina non datata). Foto probabilmente scattata dalla Torre che si può vedere nelle immagini della Photo Gallery
Quanto esposto non pretende di rappresentare la storia ufficiale, ma solo
il punto di vista degli autori. E' soggettivo e può
contenere errori o imprecisioni, per cui si suggerisce di non usarlo per
ricerche e di rivolgersi a testi storici più qualificati.
Alcuni sono indicati in Bibliografia.
L'incrociatore Trento sostò a Porto Said nel viaggio di andata il 9 febbraio 1932 e nel viaggio di ritorno si fermò dal 20 al 22 giugno 1932.
Porto Said da un mappamondo di cartapesta (Paravia) anteriore al 1940. Notare le linee di navigazione costiere e il collegamento con Brindisi con i tempi percorrenza.
Porto Said ebbe origine da un campo di lavoro, fondato nel 1859 da Said Pasha, per ospitare le maestranze che lavoravano all'apertura del Canale di Suez. Dopo il termine dei lavori divenne un importante porto, dove le maggiori potenze marittime stabilirono i propri consolati. Gran parte della città fu costruita sull'interramento di una parte del vicino Lago Manzala.
A Porto Said avevano sedi gli Uffici della Compagnia del Canale di Suez. Le navi erano costrette a fermarsi, in attesa di avere un pilota per la navigazione nel canale. Poteva quindi essere l'occasione per una breve escursione alla vicina città del Cairo. Sicuramente questo tempo non ci fu durante il viaggio di andata, a causa dell'urgenza di portare le truppe a Shanghai. E' più probabile che un'escursione fosse possibile durante il viaggio di ritorno.
Porto Said nel 1932
L'Egitto e gli Europei
Il 2 luglio 1798 Napoleone Bonaparte sbarcava in Egitto con il suo esercito e poco dopo conquistava il Cairo, con l'intenzione di costruire un grande impero verso Oriente. Insieme ai soldati aveva portato in Egitto anche centosettantacinque "scienziati", ovvero astronomi, geometri, chimici, geologi, tecnici, orientalisti, poeti e pittori. Durante i pochi anni di dominazione francese iniziò quindi lo studio dei costumi dell'Egitto contemporaneo e dei resti della lontana civiltà dei faraoni, attraverso testi e disegni che avrebbero stimolato l'interesse archeologico in tutto il mondo. La distruzione da parte britannica della flotta francese ridimensionava i sogni di Napoleone e lo costringeva a rientrare in Europa. Poco dopo i francesi abbandonavano l'Egitto, nel 1801, e il loro bottino archeologico veniva consegnato agli inglesi, che lo affidavano al British Museum di Londra. Fra quei pezzi mai visti in occidente, vi era la stele trilingue di Rosetta, di cui una copia era già arrivata a Parigi. Sarebbe stata studiata da Champollion, consentendo la decifrazione dei geroglifici, mentre la "Description de l'Egypte", in ventiquattro volumi, veniva stampata e diffondeva attraverso i suoi disegni le immagini dell'Egitto nel mondo.
La Gran Bretagna mirava ad assumere il controllo di fatto del paese, mentre Mohamed Ali, il nuovo Pascià nominato dal Sultano Ottomano, cercava di contrastarli. Attraverso la sua abilità e il massacro a tradimento dei mamelucchi, con cui si era precedentemente alleato contro gli inglesi, Mohamed Alì giunse al governo incontrastato dell'Egitto. Sotto il suo dominio Il Cairo si sviluppò culturalmente e anche urbanisticamente, con la ricostruzione del centro della città su criteri europei. Si diffusero nel paese le coltivazioni del cotone che contribuirono al rilancio dell'economia. Mohamed Ali espanse anche territorialmente il suo regno, suscitando l'ostilità sia degli inglesi che degli ottomani. Fu costretto in seguito a rinunciare alle conquiste, ma in cambio poté garantire il suo potere con il titolo ereditario di "Kedivè d'Egitto". Nel 1848 dovette cedere il potere al nipote Abbas, e morì pazzo l'anno seguente. Il successore costruì una ferrovia tra Alessandria e il Cairo, oltre ad una rete di collegamenti ferroviari con il delta del Nilo e l'Alto Egitto. Ad Abbas seguirono lo zio Said e un altro nipote di Mohammed Alì, Ismail. Fu quest'ultimo a volere la costruzione del Canale di Suez e a commissionare un'opera lirica a Verdi. Lo stile di vita stravagante e dispendioso di Ismail lo avrebbe portato alla rovina e al conseguente indebitamento del paese. Furono costruiti palazzi e alberghi di marmo, un teatro per l'opera, e all'inaugurazione del Canale nel 1867 furono invitati rappresentanti di tutto il mondo. La rovina economica portò all'abdicazione di Ismail nel 1879 a favore di un debole successore, Tawfik, che lasciò spazio alla crescita dell'influenza straniera. A seguito di una una ribellione dell'esercito, nel tentativo di riprendere il controllo, Tawfik ricorse all'intervento militare britannico che sconfisse i capi militari. Cominciò così una dominazione della Gran Bretagna che durò circa settant'anni. Nonostante lo sviluppo portato dai britannici, l'elettrificazione del Cairo e la costruzione di Heliopolis, cresceva tra la popolazione egiziana un sentimento nazionalista contrario alla presenza straniera, che portò nel 1905 alla costituzione di un partito nazionalista. Dopo la Prima Guerra Mondiale l'Egitto veniva dichiarato protettorato britannico, e il primo ministro Saad chiedeva il ritiro delle truppe britanniche dal paese. Fu esiliato a Malta, ma la rivolta popolare costrinse la Gran Bretagna a farlo rientrare. Saad riprese la sua lotta per l'indipendenza. Nel 1922 l'Egitto veniva dichiarato stato sovrano, sotto Fouad I discendente di Mohammed Alì, ma l'occupazione militare britannica rimaneva. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale fu fondata la Lega Araba con sede al Cairo e nel 1946 le truppe britanniche dovettero ritirarsi dal Cairo a causa delle dimostrazioni ostili nei loro confronti. L'ostilità aumentò a seguito della guerra arabo-israeliana del 1948 e della costituzione dello stato di Israele appoggiato dalla Gran Bretagna.
Tra il 1952 e il 1953 il gruppo dei Liberi Ufficiali assumeva il controllo militare delle zone strategiche, arrivando alla deposizione del Re e proclamazione della Repubblica. Nel 1954 gli ultimi soldati britannici erano costretti a lasciare il paese e nello stesso anno Nasser, uno dei Liberi Ufficiali, assunse il potere. Avrebbe ottenuto la nazionalizzazione del Canale di Suez. Era il primo egiziano a guidare l'Egitto, dal tempo dei faraoni.
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