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Scrivici |Approfondimenti su Mezzo Giugno 1942 - parte I
- Attività belliche aeronavali -
Nell'immagine bomba d'aereo esplode davanti ad una unità inglese che procede a forte andatura per sottrarsi al bombardamento (Rivista della Regia Aeronautica - Supplemento Speciale del 21 giungo 1942).
Tipi di attività presenti nella battaglia
1- cannoneggiamenti a distanza
La VII divisione incrociatori di Da Zara da 20 chilometri cannoneggiò il convoglio Harpoon, prima convergendo e poi su rotta parallela per avvantaggiarsi della maggiore portata dei cannoni, colpendo l’incrociatore Cairo e più seriamente i caccia Partridge e Bedouin (entrambi immobilizzati). Il Montecuccoli ebbe un colpo nel quadrato ufficiali con feriti da schegge e l'Eugenio di Savoia fu colpito nell'infermeria con due morti.
2 - scontri ravvicinati con siluri e cannoni
Il caccia Vivaldi fu gravemente colpito e immobilizzato dalla scorta di Harpoon. Tuttavia i caccia inglesi anche da 4000 metri non riuscirono ad affondarlo con scambio reciproco di siluri e cannonate. Il caccia si salvò difendendosi accanitamente, uno contro quattro. Alcune fotografie ritraggono cadaveri di marinai del Vivaldi mutilati dalle esplosioni e bruciati dagli incendi. Negli scontri tra incrociatori italiani e britannici ci si avvicinò talmente da usare anche le mitragliere pesanti.
3 - cortine nebbiogene
I caccia britannici di Harpoon difesero il convoglio dalle navi italiane con cortine nebbiogene e il caccia Vivaldi (colpito e fermo) fu protetto dal caccia Malocello nello stesso modo. Anche i caccia di scorta al Trento tentarono di nascondere l’Incrociatore immobilizzato, ma il fumo dell’incendio che saliva in alto ne rivelò la presenza ai sommergibili.
4 - inseguimenti navali
La VII divisione incrociatori inseguì a lungo il convoglio ma il deciso attacco della scorta inglese, che seppure inferiore, serrò le distanze per portarsi a tiro, le fece perdere il contatto. Tentò comunque l’inseguimento del caccia Bedouin a rimorchio, che venne poi affondato da aerei italiani.
5 - ricognizione a vasto raggio
Il convoglio Harpoon fu avvertito da un ricognitore di Malta che gli incrociatori italiani (già avvistati la sera prima) erano vicini, dieci minuti prima dell’avvistamento navale, venti minuti prima del contatto balistico. Durante tutta la battaglia la ricognizione di entrambe le parti fu particolarmente attiva ed efficace, in grado di permettere decisioni appropriate ai comandi centrali e ai comandanti delle unità.
6 - ricognitori catapultati dalle navi
I nostri incrociatori Eugenio di Savoia e Montecuccoli catapultarono i loro idrovolanti di bordo durante la rotta di avvicinamento contro il convoglio Harpoon, ma furono abbattuti dai caccia britannici. Anche la corazzata Vittorio Veneto e il Duca d'Aosta catapultarono i loro idrovolanti alla ricerca del convoglio Vigorous.
7 - impiego di portaerei
Nella scorta al convoglio Harpoon partecipavano le vecchie portaerei Argus e Eagle, che contribuirono alla battaglia con gli aerei imbarcati (40). La Argus ricevè il primo attacco da otto aerei italiani in picchiata. La Eagle fu attaccata da dieci bimotori da picchiata Ju 88 tedeschi.
8 - sbarramenti contraerei
6 incrociatori su 8 della scorta di Vigorous erano di tipo contraereo, in quanto le forze britanniche temevano particolarmente l’efficacia degli attacchi aerei italo-tedeschi. La scorta di Vigorous aveva consumato il 70% delle munizioni contraeree, quando invertì la rotta.
9 - combattimenti aerei tra caccia
Confronto tra gli Hurricane e i Macchi 200, con vantaggio per gli aerei italiani.
10 - bombardamenti aerei in quota
La VII divisione incrociatori subì bombardamenti in quota durante la rotta di rientro a Taranto.
Continua...
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