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Scrivici |La Battaglia
- Due convogli per Malta -
In rosso le rotte britanniche, in giallo le rotte italiane.
Lo scontro aeronavale del 14 e 15 giugno 1942
La grande battaglia di Mezzo Giugno avvenne per il tentativo britannico di rifornire Malta con due convogli, a cui si opposero le forze aeree e navali italiane e tedesche.
La battaglia aeronavale è divisa in due parti:
il convoglio Harpoon ad Occidente (e la cosiddetta "Battaglia di Pantelleria")
il convoglio Vigorous ad Oriente.
Visita la Galleria di immagini di Mezzo Giugno
Svolgimento della battaglia
L'invio contemporaneo dei due convogli britannici verso Malta da Oriente e da Occidente aveva lo scopo di dividere le forze italo-tedesche e di fatto si risolse in due aree di scontro separate. Il convoglio Harpoon da Occidente fu intercettato dagli incrociatori italiani e ne seguirono scontri navali diretti tra unità italiane e britanniche della scorta. Il convoglio Vigorous da Oriente avrebbe incontrato prima o poi la squadra italiana con le corazzate e gli incrociatori, per cui invertì e riprese più volte la rotta verso Malta, fino a ritirarsi senza un contatto diretto. Tutte le forze navali furono sottoposte ad attacchi aerei intensi ed efficaci, che produssero le maggiori perdite.
Considerazioni tattiche generali
La battaglia fu caratterizzata da un vasto dispiegamento di mezzi grandi e piccoli, ma furono soprattutto questi ultimi che conseguirono i maggiori risultati. In particolare il vero vincitore sembra essere il siluro, arma dotata di vita propria che alleggerisce il portatore, che quindi può essere più piccolo e insidioso. Il siluro affondò i due incrociatori, Trento ed Hermione, colpì la corazzata Littorio, distrusse unità da guerra e mercantili. Le grandi unità navali con i loro cannoni e i grandi bombardieri contribuirono assai poco ai risultati finali. Fu invece il gran numero di unità minori, navali, subacquee, aeree, assai difficili da intercettare e fermare, ad arrivare sui bersagli e colpire. Certo la massa di piccole unità, flottiglie siluranti, sbarramenti di sommergibili, squadriglie di velivoli, richiedono più coordinamento (l'altro vincitore della battaglia), ma risultava evidente che gli affondamenti si conseguivano ormai in modo assai diverso dalle battaglie tradizionali.
Una battaglia poco conosciuta
Mezzo giugno è citata in quasi tutti i libri di storia ma è praticamente sconosciuta alla maggioranza della gente. Perché? Forse il motivo sta nell'assenza di rilevanti errori da entrambe le parti, senza aspetti che facciano discutere o che suscitino polemiche. Tutti combatterono con determinazione e coraggio. Forse è per l'assenza della eccezionalità e dello scandalo che questa grande battaglia aeronavale, ovviamente poco enfatizzata dai Britannici, è poco nota anche agli Italiani. Sono assai più conosciute le sconfitte come Taranto o Matapan e gli eroismi individuali come l'affondamento delle corazzate britanniche ad Alessandria. Sembra quasi che tutti i commentatori, anche di posizioni diverse, fossero stranamente uniti nel volere la storia scritta in un certo modo. Alcuni sembravano insistere su scandali, tradimenti, errori, per attribuire ai disfattisti e agli "alti comandi" la colpa della sconfitta. Altri sembravano altrettanto interessati ad insuccessi e scandali per dimostrare l'incapacità del regime. Ferma restando la verità storica, ci sono molti modi di raccontarla e l'impressione che si finiva per dare, accreditava immagini negative e tutto sommato fuorvianti della identità collettiva italiana. Storici e giornalisti hanno fatto un lavoro sistematico e obiettivo, ma conta anche la divulgazione storica: bisognerebbe spiegare perché gran parte degli Italiani si siano fatti una pessima opinione dello spirito combattivo nazionale e della capacità italiana sia di fare le guerre, che di dirigerle. Certamente se si raccontano solo disfatte ed eroismi, ne viene fuori l’immagine di un popolo inconcludente e le eccezioni sono degli eroi alle soglie della follia, ma la realtà non fu così. Anche la stupenda impresa di Alessandria, forse la più citata e celebrata, è in fondo una eccezione che conferma la regola suddetta. Fu infatti un'impresa di pochi, su cui il regime non aveva quasi alcun merito, compiuta senza l'aiuto tedesco: un mito perfetto da celebrare, ben accetto a persone con idee politiche opposte. Non è quindi un caso che nella letteratura storica e giornalistica prevalgano Matapan e Alessandria, e poco si parli di Mezzo Giugno. Bisogna dire che anche la Battaglia di Mezzo Giugno fu importante e significativa perché gli Italiani attaccarono e vinsero. Lo fecero in massa e organizzati, ben diretti dai loro capi, coordinati con i loro alleati.
"…Triumph and Disaster, …two impostors.."
Una celebre definizione da "If" di Rudyard Kipling, citato da Winston Churchill nelle sue memorie sul conflitto mondiale, per sottolineare che non bisogna farsi influenzare né dall'euforia della vittoria, né dalla depressione dell'insuccesso, che sono entrambe falsificazioni della realtà.
Continua...
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