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Scrivici |Il mondo nel 1932
- Uno sguardo al periodo del viaggio in Cina dell'Incrociatore Trento -
Una città italiana nel 1932
Quanto esposto non pretende di rappresentare la storia ufficiale, ma solo
il punto di vista degli autori. E' soggettivo e può
contenere errori o imprecisioni, per cui si suggerisce di non usarlo per
ricerche e di rivolgersi a testi storici più qualificati.
Alcuni sono indicati in Bibliografia.
Tra le due guerre
Le generazioni nate nella seconda metà del novecento, hanno sempre visto in modo critico quelle precedenti, apparentemente più bellicose e militariste.
Ma nella prima metà del novecento la mentalità era molto diversa, e la forza era considerata più risolutiva della moderazione. In effetti l'Italia era stata unificata da poco con atti di forza, e si era usata la forza anche per sottrarre Roma alla Chiesa. A quell'epoca era molto diffusa nei giovani, come mio padre, l'aspirazione ad una vita avventurosa che portasse fuori dalla propria comunità, spesso statica e povera. Si credeva nell'onore e nell'orgoglio, e quindi si cercava di nascondere le proprie debolezze, come la paura della morte. Ci si mostrava più coraggiosi di quanto si fosse. La patria costituiva un ideale per cui impegnarsi ed offriva delle opportunità.
Così l'Italia era entrata nella prima guerra mondiale e l'aveva vinta, però le trattative finali avevano dato meno di quanto ci si aspettasse, poco in confronto al grande costo in vite umane. Nacque il mito della "vittoria mutilata". Si pensava che il lavoro non fosse finito: c'erano molti italiani ancora fuori confine, nelle cosiddette terre "irredente". D'Annunzio, uomo di cultura e di azione, si era impossessato di Fiume e aveva cercato di governarla, fra l'ammirazione della gente, ma lo stato italiano lo impedì con la forza. Le masse simpatizzavano sempre più per questi personaggi, incuranti delle regole e del rischio, mentre le istituzioni democratiche mostravano difficoltà a governare ed agire. Oggi siamo allenati ad accettare i vantaggi del dibattito anche quando rallenta le decisioni, mentre allora si era impazienti e si voleva passare ai fatti.
Si crearono quindi spazi e consensi per l'ingresso e la presa del potere da parte del fascismo. Naturalmente questo non esaurisce il complesso argomento dell'avvento di quel regime e ci si limita solo a ricordare una componente del suo consenso. La rinuncia alle libertà sembrava a molti un prezzo sopportabile, in cambio del progresso del Paese e dell'orgoglio di "sentirsi italiani". Veniva enfatizzato il nazionalismo, che allora molti consideravano un valore positivo. Permetteva l'affermazione internazionale, ma il desiderio di espansione e le ambizioni coloniali portavano fatalmente a contrasti con altre nazioni. Tutti intimamente speravano che si potesse ottenere quello che si voleva, con l'esibizione della forza, e che non fosse necessario arrivare allo scontro bellico tra nazioni europee.
In Germania un processo analogo aveva portato al potere la dittatura, in quanto la gente voleva migliorare la propria condizione, scrollandosi di dosso i debiti di guerra, con la rivincita. Anche lì vi fu chi sfruttò le aspirazioni delle masse.
C'erano dunque nazioni che avevano delle ambizioni, erano disposte a lottare e si armavano in modo aggressivo. D'altra parte c'erano anche nazioni che volevano la pace e il disarmo, ma il dialogo era difficile. Il destino era segnato.
Cinque centesimi di lira coniati nel 1932
Lo spirito dell'epoca
Nello spirito della prima metà del novecento c'era grande curiosità, voglia di esplorare, vedere, sapere, provare. Mentre oggi il cimento e la competizione sono spesso obiettivi individuali e narcisistici, allora la patria, la divisa, fornivano un involucro protettivo e rassicurante che esaltava e metteva a frutto lo sforzo del singolo. Non si era mai soli, nel sacrificio come nella vittoria.
Il successo era duplice: si vinceva, si riusciva, anche grazie all'aiuto di altri, e al tempo stesso i propri risultati andavano ad accrescere l'orgoglio e l'onore della comunità a cui si apparteneva. Questa avrebbe ulteriormente incoraggiato, stimolato, aiutato i suoi appartenenti a superare ostacoli, a raggiungere obiettivi. Il circolo virtuoso sembrava centuplicare le forze e i risultati.
Quindi l'altruismo e lo spirito di gruppo apparivano vincenti, utili, ed erano quindi condivisi da tanti, mentre oggi essere altruisti è troppo spesso una scelta etica, personale, che a molti appare quasi priva di senso. Tuttavia questa prontezza ad aggregarsi sotto una bandiera si prestava a facili strumentalizzazioni.
Nella prima metà del novecento, con tale convergenza di sforzi, il patrimonio di idee, energie, competenze che il paese frammentato e tenuto a freno aveva sviluppato, poteva saldarsi, sommarsi, divenendo produttivo.
Così l'Italia sorprendeva tutti, mieteva record e collezionava imprese di prestigio.
Dietro i primati, c'era un esteso e laborioso impegno di tanti, perché tutti si sentivano parte integrante dello sforzo collettivo e non c'era lo scollamento di oggi tra il campione irraggiungibile e la massa inerte che lo ammira e basta. Così molti volevano competere e la vita militare sembrava il canale giusto per farlo.
La Balilla, utilitaria Fiat degli anni '30
Al cinema nel 1932
Dr. Jekyll and Mr. Hyde con Frederic March, regia di Rouben Mamoulian; Tarzan, the Ape Man con Johnny Weismuller, regia di W.S. Vvan Dyke; Blond Venus con Marlene Dietrich e Cary Grant, regia di Josef von Sternberg; Addio alle armi con Gary Cooper, regia di Frank Borzage; Red Dust con Clarke Gable e Jean Harlowe (una prostituta di Shanghai), regia di Victor Fleming; Shanghai Express con Marlene Dietrich, regia di Josef von Sternberg, ambientato in Cina durante la rivoluzione...
Breve cronologia dell'anno 1932
A Milano viene presentata la Balilla della Fiat, la prima utilitaria italiana; ricorre il decennale del Fascismo; nelle Olimpiadi di Los Angeles l'Italia conquista 12 medaglie d'oro, 12 d'argento e 11 di bronzo; vengono inaugurate le autostrade Milano-Torino e Milano-Laghi; oltre tredici milioni di tedeschi votano per Hitler;
Franklin Delano Roosevelt viene eletto Presidente degli Stati Uniti d'America; viene rapito il figlio di Lindberg, il trasvolatore atlantico; i Giapponesi occupano la Manciuria; in Cina viene fondato lo stato del Manzhouguo; sono gli anni di Carnera nel pugilato, Meazza nel calcio, Nuvolari e Ferrari nelle corse automobilistiche; Learco Guerra è campione mondiale di ciclismo; viene ucciso in un attentato il Presidente della Repubblica Francese Paul Doumer; l'italiano Rex è il più veloce transatlantico del mondo.
Continua...
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