Post
  | Home |
Database |
Cerca nel sito |
Novità |
Mappa del sito |
Bibliografia |
Scrivici |Il convoglio Tarigo
- Distruzione del Convoglio “Tarigo” (16/4/41 – ore 2.20) -
Prore Armate - Numero speciale del 10 giugno 1943: Cannonieri su una piccola unità
Sintesi dei fatti
Il convoglio era costituito da 4 piroscafi tedeschi carichi di truppe e armi e dal Sabaudia Italiano carico di munizioni. La scorta era assicurata dai cacciatorpediniere Tarigo, Lampo e Baleno. La rotta passava a occidente della Sicilia, vicino le coste tunisine. A causa del mare agitato si creò un ritardo che portò il convoglio verso le secche di Kerkenah nelle ore notturne.
Il convoglio era stato avvistato dalla ricognizione britannica ed intervennero da Malta 4 cacciatorpediniere per intercettarlo. Grazie al radar le navi italiane furono localizzate dalle unità britanniche che manovrarono a lungo per portarsi in posizione di attacco a breve distanza, a poppa delle navi, senza essere scoperte. Il fuoco iniziò alle 2.20 della notte. Il Lampo e il Baleno furono colpiti gravemente e finirono sulle secche (il primo affondò in seguito mentre il Lampo fu recuperato dopo mesi). I mercantili furono tutti affondati o perduti, e il Sabaudia saltò in aria. Il Tarigo cercò di contrattaccare ma fu colpito gravemente e sostenne uno scontro a distanza ravvicinata in cui riuscì a silurare e colare a picco il caccia Mohawk, prima di affondare anch’esso.
Considerazioni
Risulta evidente il grande vantaggio tattico nell’uso del radar che permetteva ai Britannici di essere particolarmente efficaci negli attacchi notturni, anche per un miglior addestramento specifico. La reazione del Tarigo nonostante le condizioni drammatiche (morti e feriti gravi) testimonia la combattività e determinazione della Regia Marina.
Il convoglio Tarigo visto dai protagonisti
Nei frammenti dei racconti, pioggia e banchi di nebbia in quei giorni di aprile. Manca dunque la prevista scorta aerea, ma è invece presente un ricognitore inglese che può trasmettere la rotta del convoglio a Malta. Il cacciatorpediniere Baleno è al comando del Tenente di Vascello Giuseppe Arnaud. Nel buio della notte la prima salva colpisce il caccia in plancia e fa strage di ufficiali. Il caccia doveva lanciarsi all’attacco ma viene colpito nelle macchine e si ritrova senza governo, alla deriva verso le secche. Il Comandante Arnaud è ferito a morte, ma continua a dare ordini. Le sue ultime parole prima di spirare sono “Viva l’Italia”. Le unità britanniche scompaiono rapidamente senza tentare il recupero dei loro naufraghi del caccia Mohawk, affondato dai siluri del Tarigo.
Continua...
Maggiori dettagli si possono trovare in “Ponte di comando” – Flavio Serafini – Ed. Gribaudo pg.229.
62