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Scrivici |Le boe di Shanghai
- Le navi italiane ormeggiate davanti a Shanghai -
Barche a Shanghai nel 1932, fotografate dall'Incrociatore Trento. Commento sul retro.
Le navi delle potenze straniere si ormeggiavano sul fiume Wang-poo davanti a Shanghai, sia per gli evidenti vantaggi costituiti dalla vicinanza e facilità di sbarco, sia per l'immagine e il deterrente. Le boe non erano molte e appartenevano a Marine da guerra o Compagnie di navigazione, da cui venivano prese in affitto, ma non potevano essere aumentate a causa dello spazio limitato. Nel 1931, durante un'assenza della Libia, che aveva le boe 8 e 9, tutte le boe furono espropriate dall'Ispettore Generale della Dogana, con l'intenzione di allontanare le navi in zona più distante dalla città, a circa quattro miglia. Molte navi da guerra rifiutarono di muoversi. La Libia passò quindi alle boe 32 e 33 lontanissime. Dopo mesi la Libia riuscì a farsi avvicinare alle boe 18 e 19, ancora lontane tre miglia. L'arrivo del Trento, imponente incrociatore di duecento metri di lunghezza fu l'occasione per ottenere due boe apposite e ben distanziate, a due miglia dal Bund (il centro della città). La Libia approfittò poi del conflitto e dello sbarco della sua compagnia per ottenere le boe 1 e 2, le più vicine al luogo di sbarco. In generale le navi dovevano rimanere a Shanghai, che costituiva la base per brevi crociere ed esplorazioni. In particolare unità di minori dimensioni e basso pescaggio come le cannoniere Caboto e Carlotto venivano dedicate a spedizioni che risalivano il corso dei fiumi, per raggiungere i luoghi più distanti e le missioni isolate.
L'arrivo del Trento coincise con la cessazione delle ostilità, ma lo stato di emergenza rimaneva ed era necessario mantenere mobilitazione delle truppe e pattugliamento. Nei giorni 5 e 6 marzo veniva sbarcata la compagnia del Battaglione S.Marco col Tenente di vascello Brengola e quella da sbarco del Trento del Tenente di vascello Sandrelli, che andavano ad aggiungersi alla compagnia della Libia.
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