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Scrivici |Caboto e Quarto nelle foto della Cina - Proietti
- Immagini di Proietti in estremo oriente -
La divisa del Battaglione San Marco, foto di gruppo nei corridoi della caserma, infine con la scritta "Italy" sul braccio, forse prigionieri degli americani: ricordi sufficienti per riassumere le vicissitudini della vita militare.
Ringraziamo la signora Ornella Borsci per le immagini che ci ha cortesemente inviato.
Proietti Carlo Trento
Proietti Carlo Trento, nato a Leporano (Taranto) nel 1916, prestò servizio nel Battaglione S.Marco in Cina. Della sua vita militare non conosciamo l’esatto percorso ma solo alcuni frammenti di ricordi e alcune immagini, gentilmente forniti dalla nipote Ornella Borsci. Era a Tientsin nel 1937, come testimonia il retro di una foto ( Per ricordo del servizio – Matagnini Mario – Tientsin 1937). Nelle immagini vediamo compagni affacciati dalle finestre della caserma Carlotto di Tientsin, o istantanee nei corridoi. Proietti fu prigioniero durante la seconda guerra mondiale, forse in Cina e poi in America. Alcune immagini lo ritraggono con i compagni, sul braccio la scritta “Italy”. Al ritorno si scoprì una forma di bronchite con gravi conseguenze. Scomparve nel 1979. I familiari ricordano il suo orgoglio di aver fatto parte del battaglione San Marco. Tra le immagini troviamo alcune navi famose di stanza in Cina: la cannoniera Caboto e l’esploratore Quarto, certamente incontrate durante il servizio in Estremo Oriente. E' l'occasione per descrivere brevemente queste unità della Regia Marina.
L'Esploratore Quarto negli anni trenta, in Cina (raccolta Borsci).
La Regia Nave Quarto
L’esploratore Quarto fu progettato dal Maggiore del Genio Navale Giulio Truccone, partendo dalle richieste della Regia Marina di disporre di scouts (incrociatori leggeri, armati e veloci). Realizzato dall’Arsenale di Venezia, fu varato nel 1911 ed entrò in servizio nel maggio 1912. Era lungo 131 metri e dislocava 3281 tonnellate (normali). Le macchine sviluppavano 25.000 cavalli su quattro eliche, con una velocità massima di 28 nodi. L’armamento era costituito da 6 pezzi da 120/50 e 6 pezzi da 76/50, oltre a 2 lanciasiluri. Nel 1936 furono aggiunte 2 armi contraeree da 13,2 mm al posto di 4 pezzi da 76. L’unità aveva uno scafo affinato dall’alta prora con bordo arrotondato, limitate sovrastrutture e ridotta plancia di comando. Presentava tre fumaioli e l’albero poppiero ben distanziato. Il Quarto fu impiegato nella prima guerra mondiale come conduttore di flottiglia, operando attivamente. Dal 1933 al 1935 fu inviato in Estremo Oriente dove fu sede del Comando Superiore Navale. Nel 1935 fu mandato in Mar Rosso. Tornato in patria nel 1936, partecipò alla Guerra di Spagna. Nel 1938 subiva l’esplosione di una caldaia con la perdita di due sottufficiali e undici marinai. Fu radiato nel 1939 e usato a La Spezia come bersaglio di tiri ed esercitazioni di mezzi d’assalto nel 1941. Utilizzato ancora come bersaglio a Livorno, vi si trovava semiaffondato nel 1944.
La prora del Quarto, dal caratteristico bordo arrotondato (raccolta Borsci).
La cannoniera Caboto ormeggiata alla banchina, negli anni trenta (raccolta Borsci).
La Regia Nave Caboto
La cannoniera Sebastiano Caboto fu ordinata nel 1910 e consegnata nel 1913 alla Regia Marina. Era una nave destinata a crociere fluviali ma anche in grado di affrontare l’oceano. Inizialmente destinata a operare in Sud America, fu invece inviata in Cina dove giunse nel 1914, a Shanghai. Lunga metri 63,40 e larga quasi dieci metri aveva un pescaggio di 2,9 - 3,4 metri, con un tonnellaggio a pieno carico di 1050 tonnellate. Era dotata di due caldaie a carbone, con una potenza complessiva di 1000 cavalli per una velocità massima di 13, 2 nodi. Ad andatura economica aveva una autonomia di 3600 miglia, sufficienti per la traversata atlantica. La nave era provvista anche di una discreta velatura. L’armamento era costituito da 6 pezzi da 76/40 mm e 4 mitragliere Maxim. L’equipaggio era composto da 117 uomini con 6 ufficiali. Dopo un servizio in oriente durato vent’anni la Caboto rientrò in Italia nel 1934 e prese poi parte alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’armistizio fu catturata dai tedeschi e infine affondata da un bombardamento aereo alleato.
Ci scusiamo per eventuali inesattezze, a causa delle scarse informazioni, sempre disponibili ad integrarle con eventuali segnalazioni.
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