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Scrivici |La Storia millenaria della Cina - Dal 2200 a.c. al 1644
- Venti secoli avanti Cristo. -
Vivaci colori della guerra in porcellane cinesi acquistate nella prima metà del novecento.
Quanto esposto non pretende di rappresentare la storia ufficiale, ma solo
il punto di vista degli autori. E' soggettivo e può
contenere errori o imprecisioni, per cui si suggerisce di non usarlo per
ricerche e di rivolgersi a testi storici più qualificati.
Alcuni sono indicati in Bibliografia.
Cicli di ascesa e decadenza.
Nonostante l’attenzione si concentri sulla Cina del novecento, è necessario dare uno sguardo più ampio alla sua storia per capire come si rapporti con l’Occidente. La Storia della Cina è millenaria, col succedersi di varie dinastie, con il lento consolidamento di una mentalità e organizzazione sociale specifiche e mature ancor prima di entrare in contatto con le grandi potenze occidentali. L’immenso paese era prevalentemente dedito all’agricoltura, con una struttura statale di autorità e controllo del territorio, dall’irrigazione alla riscossione delle imposte. Molte fasi di sviluppo della civiltà e innovazioni nello sfruttamento delle risorse avvennero in Cina già in epoche molto lontane e si perfezionarono nei secoli. Secondo la Storia cinese, basata sulla visione orientale del tempo ciclica e non lineare, le dinastie cinesi sono considerate in un avvicendarsi ciclico di ascesa e decadenza. La loro storia, ai confini del mito, inizia più di venti secoli avanti Cristo.
Le Dinastie cinesi
Proponiamo un breve promemoria delle dinastie cinesi (da Storia della Cina di J.A.G. Roberts – Universale Storica Newton – 1996/2005).
Dopo il periodo preistorico, documenti archeologici e tradizioni mitologiche si integrano nella storia delle prime tre dinastie antiche (Xia-Shang-Zhou) considerate in successione, ma in realtà si trattò di un affiancarsi con la decadenza di una e il predominio dell’altra.
La Dinastia Xia (2205 a.c. – 1766 a.c.) nella zona centrale.
La Dinastia Shang (1766 a.c. – 1122 a.c.) a oriente.
La Dinastia Zhou (1122 a.c. – 256 a.c.) a occidente, durante la quale si sviluppano lotte per il potere tra territori (periodo degli Stati Combattenti – dal 403 a.c.).
La Dinastia Qin (221 a.c. – 207 d.c.), uno dei sette regni del periodo combattente, arriva alla supremazia. A questa dinastia appartiene il famoso e recente ritrovamento di un “esercito di terracotta”, a guardia della tomba del primo imperatore Qin. Con i Qin avviene la creazione di un impero centralizzato (la “Cina”). La standardizzazione della scrittura, delle leggi, della moneta, dell’amministrazione, uniforma culturalmente il paese.
La Dinastia Han (206 – 220) conferma la coltivazione della terra come fondamentale vocazione della Cina. Viene introdotto l’uso dell’agricoltura intensiva con un sistema economico più complesso, integrato con i centri urbani, con lo sviluppo di attività secondarie, come la produzione tessile. La dinastia cade dopo contese dinastiche, disuguaglianze sociali, problemi alle frontiere. Ne segue un lungo periodo di circa 3-4 secoli, paragonabile al medioevo europeo, con la caduta dell’impero e una Cina divisa. Ma (a differenza dell’Impero Romano) l’omogeneità etnica e culturale e l’assenza di grandi barriere geografiche rendono possibile il ritorno di un impero centrale. Le invasioni barbariche dal nord vengono assorbite.
La Dinastia Sui (596 – 618) riunifica la Cina. Si afferma il metodo degli esami per il reclutamento della burocrazia. Vengono migliorate l’organizzazione militare e le comunicazioni.
La Dinastia Tang (618 – 888) consolida l’impero sulle stesse basi. Segue il periodo caotico di “5 dinastie e 10 regni”.
La Dinastia Song (960 – 1127) viene associata ad un periodo di rinascita, con lo sviluppo della pubblica amministrazione.
La Dinastia Jin (1115 – 1234) nasce da una popolazione nomade di origine Manciù, proveniente dalla zona nord-orientale.
La Dinastia Yuan (1271 – 1368) è costituita dall’invasione dei Mongoli. Nel 1206 Temucin viene proclamato Gengis Khan, nel 1260 è la volta di Kublai Khan. Nel 1271 giunge Marco Polo che rimane per vent’anni. I Mongoli, dissolta la loro potenza militare, si ritirano.
La Dinastia Ming (1368 – 1644) inizia la costruzione della celebre Grande Muraglia (1474). Si parla di dispotismo Ming e la dinastia cade per rivolte contadine.
La Dinastia Qing (1644 - 1911) è di origine mancese (nord-orientale), legata alla precedente dinastia Jin. Si insedia con l’invasione della Cina. La contrapposizione tra Cinesi e Mancesi (etnicamente differenti) è al centro di un lento processo di integrazione.
La Cina degli ultimi secoli, apparentemente statica e immutabile
Durante il XVII secolo iniziò la dominazione della dinastia mancese, che sarebbe proseguita fino al novecento. Nei secoli la popolazione era cresciuta progressivamente, con epidemie che periodicamente la riducevano. Però, con migliorate condizioni, tra l’inizio e la fine del 1700 la popolazione raddoppiò (da 150 a 313 milioni di persone). Fu durante questo secolo che la crescita del prodotto agricolo iniziò a non compensare la crescita della popolazione, ovvero si manifestò la possibilità di una riduzione dell’alimentazione individuale. La grande e crescente disponibilità di manodopera costituiva un disincentivo all’innovazione, e in chi deteneva il potere vi era scarso interesse sia a conoscere che introdurre tecniche nuove. La Cina tendeva dunque ad una stasi dello sviluppo, senza una specie di rivoluzione industriale come nella storia europea, presentando l’immagine di una vasta realtà, statica e conservatrice, con poteri burocratici e disprezzo per le pratiche mercantili. D’altra parte anche il Confucianesimo indicava come valori prevalenti la stabilità e l’armonia, in contrapposizione ai valori tipici dell’Occidente, come il desiderio di cambiamento e di dominio. Un elemento sociale da considerare rispetto alla storia europea è l’assenza del diritto di primogenitura, con la proprietà che veniva ridistribuita fra i figli maschi, evitando l’accumulo di proprietà e lo sviluppo del latifondo. Ciò portava al mantenimento in famiglia di terreni e ricchezze (era tipico avere cinque generazioni sotto lo stesso tetto) , con conseguente stabilità nel tempo, ma anche minore dinamica imprenditoriale ed economica. La visione tradizionalmente accettata di una Cina statica e immutabile o decadente è comunque fortemente condizionata dalla valutazione critica occidentale e vi sono molte discordanze nelle interpretazioni di una realtà così vasta e complessa.
Continua...
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