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Scrivici |Annicinquanta a Milano
- Annicinquanta - Milano, Palazzo Reale - 2005 -
Modellini di automobili italiane dei primi decenni del dopoguerra (foto Trentoicina).
Anni Cinquanta: ritrovare l'eredità dei Trenta e Quaranta.
Guardare al recente passato è un’operazione che incontra sempre grande successo: attrae chi ha memoria e nostalgia e stimola la curiosità di chi non ha vissuto quel periodo. La mostra “Anni Cinquanta” allestita nel 2005 nel Palazzo Reale di Milano, presentava in grandi ambienti le varie dimensioni di quel decennio, dai veicoli alla moda, dalla tv al cinema, dal design all’arte, con il merito di portare esempi concreti vicini e visibili. Rispetto agli anni trenta e quaranta, periodo di cui tratta Trentoincina, sembra che i cinquanta siano distanti e fuori tema. Ma chi visse la guerra costruì anche il dopoguerra. Ecco dunque una grande energia e voglia di fare, un’abilità che veniva da lontano, una creatività che non aveva più i limiti dell’autarchia e scopriva nuovi orizzonti. Gente che non si fermava di fronte agli ostacoli, perché aveva provato di tutto e credeva nel domani. Ecco la Vespa e la Cinquecento, veri capolavori di allora, il cui nome è portato oggi da eredi dal design ben diverso. Ecco una tv davvero pubblica, con cui si imparava l’italiano e dove la pubblicità intratteneva senza infastidire. Umorismo senza volgarità. Vere belle donne e veri sportivi. Chi ricorda qualcosa (il meglio dei cinquanta travasò nei decenni successivi) incontra dei vecchi amici, mentre chi non li visse potrebbe trovarli datati, forse tristi così in bianco e nero. Ma non deve sfuggire la professionalità e l’accuratezza dei pionieri, un artigianato e un’industria a cui era difficile resistere. C’era anche una grande potenza che aiutava la ripresa e si entusiasmava per il made in Italy. Ottima mostra. Dopo l’escursione nel passato spetta a noi fare i confronti col presente. Il passato è museo in vetrina e miniera da sfruttare, ma si potrebbe usarlo come scuola per migliorare il presente e sperare nel futuro. Abbiamo a disposizione le imitazioni e i gadget come santini ricordo delle nostre perdute capacità e primati. La mostra fa riflettere chi ha voglia di farlo. Verrebbe da dire “Ancora!”, ma sappiamo che non è possibile.
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