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Scrivici |Combattimenti navali in Mediterraneo
- Il "mare nostrum" nella seconda guerra mondiale -
L'etichetta con la taglia su un maglione della Regia Marina
Perché si combatteva in Mediterraneo?
Questo mare apparentemente piccolo, punto di contatto tra Europa, Africa e Oriente, è sempre stato luogo di passaggio e di scontro.
L'Inghilterra ne controllava i due accessi di Gibilterra e Suez. Doveva attraversarlo in senso orizzontale per comunicare con le colonie ed accedere alle materie prime. Anche l'Italia doveva attraversarlo in senso verticale per comunicare con la colonia della Libia, sull'altra sponda. I collegamenti marittimi e i trasporti di merci, armi, truppe, erano determinanti, come dimostrato nel 1941 dalla perdita dell'Africa Orientale Italiana (l'Etiopia) a causa della mancanza di rifornimenti, per la chiusura da parte inglese del Canale di Suez.
Rotte in Mediterraneo
Le rotte dei convogli inglesi
Al centro del Mediterraneo l'Italia era avvantaggiata dalla posizione della Sicilia, situata vicino alle coste africane. Pertanto diveniva necessario per l'Inghilterra difendere a tutti i costi la sua base di Malta, vicino alla Sicilia e punto di appoggio quando si era lontani da Gibilterra e da Alessandria d'Egitto. Da queste due basi partivano i convogli inglesi diretti a Malta, intersecandosi con il traffico italiano diretto verso il Nord Africa, dove si scontravano gli eserciti nelle battaglie corazzate del deserto.
Le rotte intorno a Malta
Traffico intorno a Malta
Le forze aeree italo-tedesche bombardarono continuamente Malta durante la guerra e se ne progettava l'invasione. Ma fu rimandata, prima per l'illusione di arrivare in Egitto, poi per il disinteresse dei tedeschi, assorbiti dal fronte russo. In Mediterraneo ci fu quindi un gran traffico in senso Est-Ovest e Nord-Sud. Risultava particolarmente utile il lavoro degli aerei ricognitori per scoprire le squadre navali e i convogli mercantili. Le rotte erano rese ancora più pericolose dalla presenza di numerosi campi minati, che ognuno posava per ostacolare l'avversario. I passaggi liberi divenivano luoghi dove attendere al varco le navi.
La resa delle forze italo-tedesche in Nord Africa e la supremazia degli alleati cambiò completamente questo scenario, riducendo le occasioni di conflitto aeronavale in quest'area.
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