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Scrivici |Il sommergibilista
- Uomini sul fondo -
Chi sceglieva la vita del sommergibilista, era probabilmente affascinato dall'idea di utilizzare un mezzo tecnico nuovo e potente, che poneva all'avanguardia. Faceva sentire diversi, come fare l'aviatore. L'indubbia pericolosità del sommergibile spaventava, ma anche attraeva per il sapore eroico ed eccezionale che dava alla propria vita.
Nella realtà la vita a bordo dei sommergibili si rivelava dura e oscura. Si stava a lungo in ambienti angusti, umidi e malsani, a contatto di gomito con altre persone. Proprio questo creava forti legami con gli altri membri dell'equipaggio. Fondamentale era l'accettazione dell'autorità del comandante, indipendentemente dalle sue capacità. Pertanto la massima aspirazione di un sommergibilista era l'avere un buon comandante, a cui veniva affidata la propria vita. L'addestramento e la sincronizzazione con gli altri era importantissimo, in quanto non vi era alcun margine per errori. L'audacia doveva quindi trasformarsi in accuratezza, dedizione, spirito di corpo. Il buon sommergibilista aveva alla fine un insieme di qualità militari e morali che lo facevano apprezzare anche quando lasciava l'arma subacquea e passava alle unità di superficie.
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