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Scrivici |L'Incrociatore Sidney
- L'incrociatore australiano che affondò l'Espero -
L'incrociatore australiano Sidney, dopo l'affondamento dell'Espero, sarebbe stato protagonista di un altro vittorioso confronto con navi italiane. Nello scontro di Capo Spada del 19 luglio 1940 con gli incrociatori leggeri Giovanni delle Bande Nere e Bartolomeo Colleoni, riuscì a colpire e immobilizzare quest'ultimo, rendendone possibile l'affondamento. L'episodio mostrò la vulnerabilità dei veloci incrociatori leggeri italiani. E' possibile notare in una fotografia dell'epoca le colonne d'acqua di una salva del Sidney: i proiettili sembrano particolarmente raggruppati, rispetto al tiro delle navi italiane, generalmente più disperso. La dispersione del tiro poteva dipendere dalla nave, ma anche dal munizionamento non uniforme.
La misteriosa fine del Sidney
L’incrociatore Sidney, tornato in Australia, scomparve dopo il 19/11/1941, senza lasciare traccia. Probabilmente affondò in seguito allo scontro con l’incrociatore ausiliario tedesco (nave mercantile corsara) Kormoran che tentò di intercettare presso Shark Bay nell’Australia Occidentale. Ma come è possibile che un mercantile abbia affondato un incrociatore? E' credibile che non ci siano stati superstiti? Secondo le testimonianze di alcuni membri dell'equipaggio del Kormoran (unica fonte disponibile) il Sidney si sarebbe portato a breve distanza (un chilometro circa) per verificare la nazionalità della nave, con una ispezione a bordo. Il Sidney sarebbe stato colpito a sorpresa e incendiato, avendo la peggio nello scontro di artiglierie e siluri. Il mercantile era potentemente armato con calibri simili all'incrociatore e questo non poté far valere le sue maggiori qualità balistiche. Fu dunque costretto ad allontanarsi in fiamme, ultima volta che fu visto dal Kormoran. Si suppone dunque che sia affondato in seguito, non riuscendo a contrastare gli effetti dell'incendio e dei colpi ricevuti. In luoghi così remoti, senza aver potuto trasmettere richieste di soccorso (forse la trasmittente era fuori uso), la sorte di eventuali naufraghi era disperata. Resta comunque insolito che di una grande nave non ci fossero superstiti: forse si pensava di poter salvare la nave e l'affondamento fu improvviso, come in seguito a esplosione o rovesciamento, senza poter ricorrere ai mezzi di salvataggio. Con il Sidney scomparvero 645 uomini. Il Kormoran venne abbandonato e affondò per i danni subiti, mentre parte dell'equipaggio si salvò sulle scialuppe. Non potendo verificare quanto sostenuto dai tedeschi, vennero fatte approfondite e ripetute ricerche, anche riesumando sepolture di corpi di naufraghi, senza avere conferme che provenissero dal Sidney. Verifiche più recenti hanno rilevato a grande profondità i due relitti distanti fra loro qualche decina di miglia. La dinamica dello scontro e dell'affondamento resta comunque fonte di dubbi.
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