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Scrivici |La Spezia
- Il ritorno a La Spezia nel viaggio in Cina dell'Incrociatore Trento -
Bombardamento aereo sul Golfo di La Spezia con bombe di grosso calibro che cadono in prossimità della Corazzata Littorio (7 anni di Guerra)
L'Incrociatore Trento terminò la sua missione in Estremo Oriente arrivando nel porto di La Spezia il 30 giugno del 1932.
L'Arsenale di La Spezia nel 1934 (Ed. C.M.)
Storia di La Spezia
Il nome di La Spezia compare nel dodicesimo secolo. Feudo dei Fieschi, viene attaccata e bruciata dai genovesi nel 1273. Un secolo dopo subisce il sacco dei Visconti e si decide la costruzione delle mura (1371). Nel 1464 passa, con altri possedimenti genovesi ai milanesi Sforza, che costruiscono un porto. Nella prima metà del seicento viene completato il castello di S.Giorgio. Il cardinale Richelieu ne visita le difese nel 1748, l’Ammiraglio Nelson sosta nel porto nel 1785. Napoleone ha dei progetti su la Spezia, che viene annessa all’Impero francese nel 1805, e poco dopo vuole uno studio per l’Arsenale. Ma il 1815 interrompe i suoi progetti e la Liguria passa ai Savoia, che tanto l’hanno desiderata. Nel 1861 , con l’Italia che prende corpo, la Spezia ha un ruolo strategico e si iniziano i lavori per l’Arsenale, con migliaia di operai e la guida del Maggiore del Genio Domenico Chiodo. Tra il 1871 e 1873 si cominciano a costruire l’Ospedale militare e la Diga foranea. L’affollamento crescente e le precarie condizioni igieniche portano una epidemia di colera nel 1884. La città passa da 10.000 a 65.000 abitanti e alla fine dell’ottocento si vuole anche la costruzione del Porto mercantile, che si protrae fino al 1923. In quell’arco di tempo la Spezia vede il Kaiser Guglielmo II, Teodoro Roosevelt, e perfino Buffalo Bill. Nel 1930, durante il fascismo, Spezia riacquista l’articolo e cambia il nome in "la Spezia". Ed ecco la guerra. Dapprima i bombardamenti toccano altre città e si crede che la Spezia sia difficilmente attaccabile, ma è una illusione. La base accoglie molte unità della flotta dal meridione minacciato e con l’avanzata degli alleati, o con l’aumentato raggio d’azione, è un obiettivo significativo, e d’altra parte i fabbricati civili sono divenuti un bersaglio. Dopo l’armistizio la X Mas è La Spezia e si scontra con la Resistenza. Attentati e fucilazioni, mentre i bombardamenti continuano. Dopo la fine del conflitto nel 1945, si contrappongono marinai conservatori e masse operaie, ma la situazione difficile costringe tutti a collaborare. Inizia la faticosa ricostruzione civile e militare (si veda lo sminamento di La Spezia - "le mine").
Il porto di La Spezia e i suoi dintorni sono sempre stati fonte di ispirazione per molti pittori.
La Spezia ieri e oggi
La Spezia è oggi una attiva città di mare, dall’aspetto prevalentemente moderno, situata al centro di due zone turistiche, tirrenica e ligure. La sua posizione è da sempre vantaggiosa, su di un poggio, disponendo di un ampio porto naturale, della vicina foce di un fiume (il Magra), allo sbocco di una regione montana importante (la Lunigiana), nel mezzo tra le fertili pianure della costa toscana e le ben difendibili e scoscese coste delle Cinque Terre, nel punto di passaggio di antiche e recenti vie di comunicazione, valichi, strade, ferrovie. Si ha però la sensazione che la Spezia abbia un ricco passato non abbastanza valorizzato, forse anche sottovalutato dai suoi abitanti. La città è stata sicuramente condizionata nell’ultimo secolo e mezzo da un non facile rapporto con la base militare e navale, che ha portato sviluppo e sostegno economico, ma anche alterazioni urbanistiche e infine le distruzioni dell’ultima guerra mondiale. La lunga storia e la personalità degli abitanti ha dovuto sottomettersi a superiori esigenze militari ed autorità, con la trasformazione dell’ambiente, demolizioni e nuove costruzioni, presenze ingombranti con mentalità e costumi distanti dalle tradizioni locali, l’impossibilità di mantenere un rapporto diretto col mare o di seguire la vocazione turistica come Portovenere o Lerici. La guerra, portata dalla presenza della Regia Marina, è stata duramente pagata dalla città sotto i bombardamenti. Anche la guerra civile ha aumentato le distanze tra civili e militari perché tra i partigiani vi erano giovani del posto. E’ quindi comprensibile un certo distacco degli abitanti dalla base militare, e implicitamente dalla storia, rappresentata nella sua fase più recente da questo corpo estraneo. Comunque la Spezia ha una storia interessante.
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