Post
  | Home |
Database |
Cerca nel sito |
Novità |
Mappa del sito |
Bibliografia |
Scrivici |Storia della Cina - La situazione interna nel 1924
- La relazione del Comandante dell’Incrociatore Calabria, C.V. Gustavo Caccia -
Trincea con soldati cinesi (Trentoincina 1932)
Quanto esposto non pretende di rappresentare la storia ufficiale, ma solo
il punto di vista degli autori. E' soggettivo e può
contenere errori o imprecisioni, per cui si suggerisce di non usarlo per
ricerche e di rivolgersi a testi storici più qualificati.
Alcuni sono indicati in Bibliografia.
“I Governatori delle singole province…che avevano ai loro ordini le forze armate, amministravano dispoticamente il territorio. I soldati non pagati erano costretti a vivere alle spalle delle misere popolazioni, eretta la prepotenza a sistema. Di qui nasceva il perpetuo stato di lotta civile e turbolenza delle popolazioni…Lo scopo di ogni azione in Cina era il far denari… Era naturale che sopra un popolo povero , oppresso e non protetto dalle leggi, soggetto alla decimazione della carestia, ma allo stesso tempo avido di ricchezze, privo di amor di patria e di onestà politica, facessero presa le promettenti idee comuniste. Dalla Siberia entravano ogni anno organizzatori rossi e con essi rientravano numerosi gli studenti cinesi andati in Russia ad apprendere le nuove teorie. Dall’altro lato la stessa libera America, non tanto per opera emanante dal Governo, ma per mezzo dei suoi missionari protestanti aveva instillato idee di libertà che il cinese, non maturo per esse, in parte svisava ingenuamente, ed in parte sfruttava con abilità… Ultimo elemento da considerare erano le diverse finalità e la diversa condotta politica delle Potenze straniere sempre pronte a danneggiarsi reciprocamente per il proprio vantaggio. La Gran Bretagna seguiva come sempre una politica esclusivamente commerciale… Gli Stati Uniti cercavano una posizione predominante, investendo capitali in imprese grandiose di pubblico interesse… La Francia aveva la cura di mantenere alto il prestigio con la mira ultima di proteggere i suoi interessi finanziari… Il Giappone, oltre al costante controllo sulla Cina, e specialmente su Shanghai, mirava alla penetrazione nella Manciuria...” Dalla relazione del Comandante dell’Incrociatore Calabria, C.V. Gustavo Caccia, 1924 circa (cap.I Vol.IV). Nel febbraio 1924, mentre la nostra cannoniera Carlotto andava a rilevare la Caboto ad Hankow, fu minacciata di perquisizione da una cannoniera cinese nordista, ma si rifiutò sparando un colpo di cannone. Incontrò poi lo Yatung, bastimento con bandiera italiana occupato da soldati sudisti a cui era stato sostituito il comandante italiano, per cui il comandante del Caboto si apprestava ad affondare con i cannoni la nave come pirata se fosse partita senza il legittimo comandante. Analogo fermo atteggiamento contro le sopraffazioni fu tenuto con la nave Sukuo, con approvazione dei comandi superiori. Aneddoti fra i tanti che danno la misura delle pressioni in periodo bellico e la necessità di risposte decise.
Continua...
131