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Scrivici |Immagini di Idrovolanti
- Regia Marina, idrovolanti, aviazione navale. -
Ringraziamo Marino Miccoli per le immagini gentilmente fornite.
Abbiamo ricevuto da un nostro visitatore delle immagini di idrovolanti, probabilmente scattate in più occasioni, tra cui una Rivista Aerea alla Spezia nell’estate del 1932. Le immagini ritraggono il Re e altre autorità militari, forse a bordo del panfilo reale. Nel cielo un inconfondibile S-55 lascia una scia appariscente. In acqua vediamo vari modelli di idrovolanti biplani, dei Macchi con la struttura simile ai Lohner. Tra le immagini (forse in un’altra occasione) uno dei due giganteschi Dornier Do X a dodici motori, presenti in Italia. E’ l’occasione per presentare una Galleria di Immagini di varia provenienza sugli idrovolanti.
Un incrociatore e un idrovolante trimotore (collezione Miccoli).
Evoluzione e declino degli idrovolanti
L’idrovolante è un velivolo in grado di decollare e posarsi sulla superficie dell’acqua. Nei primi decenni dell’aviazione gli idrovolanti si diffusero per la maggiore facilità di trovare zone su cui ammarare in caso di avaria o necessità, rispetto agli aeroplani che dovevano raggiungere un campo di atterraggio. In realtà, decollo e ammaraggio, o anche il solo galleggiamento, di un idrovolante possono divenire difficili o impossibili su acque molto agitate. Un idrovolante si regge generalmente su galleggianti o scarponi laterali e centrale, oppure sulla stessa fusoliera come scafo, soluzione più adatta ai grandi velivoli. Sono elementi ingombranti e pure pesanti, perché devono resistere alle sollecitazioni di partenza e arrivo. Ma l’aerodinamica dei primordi era approssimativa e nel confronto con gli aeroplani, non risultavano evidenti i limiti dell’idrovolante. Così gli idrovolanti presero parte attiva alla Grande Guerra, sia come ricognizione che come caccia. Fu soprattutto tra le due guerre mondiali che gli idrovolanti raggiunsero il massimo dello sviluppo tecnico e diffusione, tanto che dal 1928 al 1938 i record mondiali di velocità (Coppa Schneider) vennero raggiunti da idrovolanti. Ciò era dovuto alla competizione e ricerca, ma anche al fatto che i velivoli da velocità dell’epoca (senza efficaci ipersostentatori ed eliche a passo variabile in volo) richiedevano lunghissimi tratti per decollare e posarsi, reperibili solo sull’acqua. All’approssimarsi del secondo conflitto mondiale il perfezionamento aerodinamico e l’uso del carrello retrattile permisero agli aeroplani maggiori prestazioni, mentre gli idrovolanti restavano penalizzati nella velocità da una struttura non riducibile. Nello sviluppo di grandi forze aeree era preferibile evitare l’impiego di velivoli troppo lenti e vulnerabili. Pertanto nella seconda guerra mondiale si affermarono soprattutto gli aeroplani, mentre gli idrovolanti furono destinati prevalentemente alla ricognizione e soccorso sul mare o alla lotta antisom, dove i loro svantaggi erano compensati dalla specializzazione marinara.
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