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Scrivici |La tragedia del sommergibile F.14 - Altri racconti e immagini
- La vita del comandante Wiel e altre testimonianze -
Rara immagine dell'emersione del sommergibile F.14 , sollevato dal pontone da 240 tonnellate giunto da Pola. Sono le ore 18.00 e le ultime trasmissioni sono cessate alle 21.50 della sera precedente. Foto collezione Trentoincina.
Ringraziamo il Signor Simone Norbiato per il testo e l'immagine del sarcofago.
In relazione alla tragedia del sommergibile F.14, pubblichiamo un estratto di un testo del signor Simone Norbiato relativo alla vita del Comandante Wiel.
"La tragedia del sommergibile F.14 ebbe effetti non indifferenti per la comunità marinara di Padova, non foss’altro che il Comandante della sfortunata imbarcazione era della città, essendovi nato il 1 gennaio del 1897 da Alfredo e Giuditta Lanciai.
Fin da giovane Isidoro Wiel dimostra un ardente desiderio per la vita marinara, ispiratogli dalle letture e soprattutto dalle rievocazioni nostalgiche dell’omonimo nonno paterno che era stato cadetto (Guardiamarina). Il 4 novembre del 1911 entra nell’Accademia di Livorno imbarcandosi per la prima volta, l’anno successivo, a bordo della nave scuola Flavio Gioia, la stessa in cui si era imbarcato il Celega. Seguirà la fortunata campagna di Libia in cui avrà il battesimo del fuoco e, soprattutto, l’amicizia del Principe Aimone di Savoia.
Dopo un breve passaggio sulla R.N. Giulio Cesare ottiene la nomina a Guardiamarina e successivamente di Sottotenente di vascello con l’incarico di servizio scorta - 1916 - ai vascelli diretti in Albania. Lo ritroviamo poi come addetto alle artiglierie sulla R.N. Basilicata ed è in quel periodo che abbiamo le prime domande di Wiel finalizzate ad ottenere il comando di un sommergibile. Queste vengono respinte mentre prosegue il suo “cursus honorem”, imbarcato come comandante in II° sulla R.N. Pietro Verri che gli procurò la soddisfazione di aver visto il suo nome citato nel foglio d’ordini della marina del 14 gennaio 1922.
Dopo aver frequentato un corso superiore, la direzione di un corso torpedinieri e giroscopisti e composto numerosi trattati tecnici, nonché ottenuta la Croce di Cavaliere della Corona d’Italia, ottiene, dopo un breve tirocinio, il sospirato comando di un sommergibile: l’ H.4 e poi nell’ordine H.1, H.3 e H.7 risultando classificato come ottimo Comandante con doti di carattere.
Così nel gennaio del 1928 assume il comando del sommergibile F.14 e del gruppo sommergibili di Pola anche quando viene nominato Capitano di Corvetta. Ed è a bordo dell’F.14 che Wiel perde la vita..."
Sommergibile F.14 in bacino dopo il recupero. Foto collezione Trentoincina.
"...Nella sede dell’associazione (ANMI di Padova n.d.r.) è custodito un quadro con l’effige del comandante Isidoro Wiel donata dalla madre in segno di riconoscenza per i continui attestati di stima che l’associazione aveva tributato periodicamente al figlio. Non a caso tale attività ebbe riscontro nell’intitolazione di una via cittadina proprio nello stesso luogo di residenza della famiglia Wiel oltre a varie altre targhe e intitolazioni, oltre alla medaglia d’argento alla memoria e quella d’oro di I° classe per il progetto di torpedine oscillante da lui inventato. Tra i compagni di sventura si segnalano il guardiamarina Sergio Fasulo ed il radiotelegrafista Garibaldi Trolis di Pola, insigniti della medaglia di bronzo alla memoria, quest’ultimo fratello di quell’Enrico Trolis architetto-scultore che oltre ad aver realizzato il sarcofago che custodisce la bandiera del sommergibile in cui perse la vita il fratello onorò il proprio paese in America Centrale diventando uno scultore di levatura internazionale.
Le motivazioni delle medaglie furono:
Medaglia d’argento alla bandiera del sommergibile F.14:
Colato a picco il sommergibile per investimento con altra nave, l’equipaggio dopo aver provveduto invano a tutte le misure per il salvataggio, cosciente della fine affrontava la morte con stoica serenità e fermezza d’animo. Mirabile esempio di virtù militari e di sublime sacrificio.
Medaglia d’argento alla memoria per Wiel Isidoro:
Investito il sommergibile al suo comando durante un’esercitazione navale, compiva fino all’ultimo,con grande fermezza d’animo il suo dovere dando così altissimo esempio all’equipaggio che così affrontava con lui serenamete la morte.
Medaglia di bronzo alla memoria per Sergio Fasulo:
Nell’affondamento del sommergibile su cui era imbarcato, affrontava la morte con calma e serenità, compiendo sino all’ultimo il suo dovere."
Sarcofaco commemorativo del sommergibile F.14. Fotografia gentilmente fornita dal signor Norbiato.
"...Si deve inoltre alla generosità del nipote, omonimo dello sfortunato comandante, la copia del libretto di bordo delle ultime ore di vita, nonché, in occasione del componimento del presente lavoro, la donazione alla sede dell’Associazione (ANMI di Padova n.d.r.) di una parte della catena di ormeggio dell’ F.14, mentre l’ancora riposa con le spoglie mortali del comandante presso il cimitero dell’Arcella in Padova."
Sommergibile F.12, gemello del F.14. Foto collezione Trentoincina.
Continua...
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