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Scrivici |Cina anni trenta: ballare il tango alla luce degli incendi
- L’Ammiraglio Da Zara, il futuro protagonista di Mezzo Giugno 1942, racconta della Cina -
Regio Incrociatore Montecuccoli - intorno al 1937 (da Pelle d’Ammiraglio di Alberto Da Zara – Arnoldo Mondadori Editore - 1949)
Un inviato d’eccezione, l’Ammiraglio Da Zara, il futuro protagonista di Mezzo Giugno 1942, ci racconta brevemente momenti delle crociere oceaniche italiane in Estremo Oriente. Nel 1937 il Regio Incrociatore Montecuccoli, salpato con preavviso di sei ore, raggiungeva la Cina nel tempo record di diciassette giorni al comando di Da Zara, che ritrovava la Cina in guerra.
Incendi sul Wang-poo, durante il conflitto cino-giapponese - 1937 (da Pelle d’Ammiraglio di Alberto Da Zara – Arnoldo Mondadori Editore - 1949)
Sulle sponde del Wang-poo e nella città cinese, sull’estuario dello Jang-tze-kiang e sulle rive di Woosung ardeva da più di due mesi accanita la lotta, mentre circondato da un anello di fuoco il Settlement internazionale trafficava, tramava, mondaneggiava e folleggiava. Sulle terrazze del Park e del Katay le coppie in abito da sera interrompevano un tango, sospendevano un flirt, troncavano una discussione, disertavano il bar per godersi la vista del fuoco antiaereo o ammirare la scena grandiosa di qualche formidabile incendio; negli appartamenti privati di Rubicon Road e di Bubbling Well Street lo scoppio delle bombe e delle granate pimentava di brividi ignoti le più piccanti avventure; al Race Course e nelle bische di Suchow Road si continuava a correre, a scommettere e a giocare fra il crepitio delle mitragliatrici e il rombare dei velivoli; al French Club e al Country Club, allo Shanghai Club e al Columbia Club i membri del Corpo Volontario Internazionale pranzavano, bevevano, ballavano in battle-dress fra una ronda e una pattuglia, un servizio di guardia e una comandata antincendio; sulla jetty davanti alle grandi banche e lungo Nanking Road, gli agenti di cambio continuavano a tessere la spola sulle loro antiquate vetture trainate dai ponies mongoli, e le bellezze locali a far commissioni nelle lussuose macchine americane, fra un allarme aereo e un bombardamento navale… Pranzi, colazioni, tè, bridge, corse, riunioni dei comandanti militari stranieri , con visite e restituzioni di visite, pranzi e restituzioni di pranzi…; carosello gigante di carte da visita…
Pioggia e vento; tanto vento che, nonostante la pioggia, gli incendi di Nantao continuavano a infuriare. Prima l’incendio di Chapei, poi l’incendio di Pootung e infine quello di Nantao. Appena da qualche giorno era finita la pioggia di schegge e di pallottole erranti che periodicamente a ogni attacco aereo cinese o ad ogni allarme colpiva le navi ormeggiate sul Wang-poo. A Shanghai pioveva, ventava e faceva freddo.
La Cina è il paese dove le donne portano i pantaloni e gli uomini le gonne; dove si scrive per verticali invece che per orizzontali e col pennello invece che con la penna; dove il bianco è il colore del lutto; dove ancora alcune trecce maschili battevano in lunghezza le più ricche capigliature femminili; dove i segni dell’alfabeto indicano idee invece che suoni…
…la semplice linea della tunica femminile nazionale cinese, con i due spacchi laterali che svelano le bellissime gambe di tante figlie del Celeste impero…
Il Tenente di Vascello Da Zara era già stato in Cina dal 1922 al 1923, inviato come comandante della Carlotto. Di quel periodo scriveva: “La vita mondana di Shanghai nelle più vaste e più varie, più multiformi e più diverse espressioni: sport e simposi, feste e libagioni, donne e gioco, era nel suo pieno già da qualche settimana, cioè dal giorno in cui dal Giappone e dalle Filippine, dall’Europa e dall’America, da Kuling e da Peitaho erano rientrate in città le grandi firme della società internazionale. Città senza eguali la Shanghai di quei tempi…irresistibile sirena per un giovane di vent’anni, interessante osservatorio e campo sperimentale per un uomo di trenta, serio cimento per un uomo che abbia varcato i quaranta.”
Continua...
Estratti da “Pelle d’Ammiraglio” di Alberto Da Zara – Arnoldo Mondadori Editore - 1949
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